Anna Papaleo

Anna Papaleo, in arte River, vive e lavora ad Aprilia. Laureata in Cinematografia al DAMS di Roma Tre, si dedica da tempo alla pittura da autodidatta, convinta che l’arte sia espressione immediata e istintiva del proprio mondo interiore. Il suo lavoro artistico nasce, però, anche da un’esperienza di studio maturata in più ambiti, da quello letterario a quello artistico, musicale e cinematografico. Le sue fonti di ispirazione sono principalmente il dadaismo, l’espressionismo, la street art e le sottoculture metropolitane in genere. Modelli preferiti sono Emil Nolde, E.L.Kirchner e J.M.Basquiat.

Produce opere in tecnica mista su tela con uno stile prevalentemente gestuale fatto di ampie pennellate di colori puri che costruiscono di getto figure insolite. La sua pittura non vuole rappresentare il mondo con verosimiglianza, ma come visto in sogno, deformato nelle forme e nei colori. In essa, quindi, prendono vita soggetti onirici, scanditi con tratti forti e passionali, scaturiti dagli spazi sommersi dell’inconscio, esseri surreali che turbano la coscienza inducendola ad esplorare l’invisibile, i significati reconditi, le pulsioni represse dal raziocinio.

Nella sua produzione prevale la figura umana focalizzata nei volti dai tratti caricaturali in cui nota costante è la diversità degli occhi, uno dei quali senza pupilla, quasi a sottolineare l’impossibilità per l’uomo di cogliere ed interpretare con univocità il mondo oggettivo, da cui nasce l’insicurezza, la tensione e la conflittualità nell’interagire con gli altri e col proprio io. I colori, tracciando rapporti di forte contrasto, enfatizzano la compulsività del magma emotivo che anela ad esprimersi in un impulso che vuole essere liberatorio. Nella sua produzione traspare una realtà di solitudine e di angoscia come attesta l’opera intitolata I’m on an island, in cui una figura perturbante naufraga nella vastità marina che metaforizza la precarietà dell’esistenza, concetto ribadito ne Il pirata, l’opera con cui l’artista è stata selezionata come semifinalista al Premio Arte Mondatori 2011.

Metropoli, angeli caduti, losers, rock star, costellazioni, rebel without a cause, creature post-atomiche, revenantes, maschere, hobos, mitologie, flaneurs, visioni, dreamers…

Questi volti distorti e sfigurati, prigionieri di violente gabbie cromatiche, quasi usciti da un teatro della crudeltà, sono quelli di creature umane alla deriva, in un mondo proveniente da sogni deragliati. I soggetti di Anna Papaleo rimandano all’inconscio: sono violente caricature rese surreali da bufere di colori, ridotte a maschere deformi che tradiscono un brivido d’orrore. Sono un’aspra e consapevole presa di posizione nei confronti delle contraddizioni sociali, oppure riflessi delle angosce, dei traumi e delle fobie di un doloroso vissuto esistenziale. River (pseudonimo dell’artista) dipinge questi allucinati fantasmi con un occhio senza pupilla: più che un tentativo di nascondere in parte lo specchio dell’animo profondo, vuole rappresentare un atto di resa, un brivido d’orrore nei confronti dei rapporti umani e del proprio io. Dal Catalogo Nuova Arte – Editoriale Giorgio Mondadori – 2013

L’ artista River offre le sue opere ad una libera interprestazione degli osservatori . Certamente esse contengono un significato simbolico e profondo , traducendo su tela con grande sensibilità sogni , stati d’ animo , emozioni . Pietro Russo

Anna Papaleo http://www.riverarte.it/portfolio.html

Anna Papaleo. Astronomy
Astronomy
Anna Papaleo. Atlantis
Atlantis
Anna Papaleo. Danse
Danse
Anna Papaleo. Frames
Frames
Anna Papaleo. Texas Rising
Texas rising
Anna Papaleo. Time
Time